COMUNICATO STAMPA post-partita NEWTON PAYTON BARI 16/04/2011

PALLANUOTO, SERIE A/2: La Newton Payton Bari trionfa nella sfida-salvezza con la Muri Antichi Catania (10-8).I baresi raggiungono il quartultimo posto. Cufino: “Bravi i miei ragazzi”



NEWTON PAYTON BARI – FAMILA MURI ANTICHI 10-8 (4-1; 1-1; 3-5; 2-1)

NEWTON PAYTON BARI: Lignano, Angarano, Foglio, Bartoli, Provenzale 2, Mannarini 1, Valenti 1, Santamato 2, Di Pasquale 2, Sassanelli 1, Cuccovillo, De Bellis, Budjen 1. All. Cufino.

FAMILA MURI ANTICHI: Zammitti, Carchiolo 1 (rig.), Caruso, Herceg 2, Di Luciano, Gentile 1, Scirè 2, Scuderi, Cassone, Calasco, Paolo Alessi 2, Eugenio Alessi, Strano. All. Pellegrino.

Arbitri: De Chiara e Di Martire.
Spettatori 250 circa.

Il sogno salvezza è sempre più realtà. La Newton Payton Bari si aggiudica per 10-8 quella specie di play-out anticipato che era il match casalingo con la Muri Antichi Catania e vola al quartultimo posto: se il campionato finisse ora la compagine del capoluogo pugliese sarebbe fuori dalla zona retrocessione. Basterebbe questa semplice considerazione per comprendere la portata dell’autentica impresa che i ragazzi di Bruno Cufino stanno compiendo e che sembrava un’ utopia solo qualche settimana fa. E invece Di Pasquale e compagni stanno mettendo sottosopra il loro torneo a suon di gol, vittorie e prestazioni mature ed efficaci. Mancano quattro partite e per brindare bisognerà ancora lottare e sudare parecchio. Ma da questa sera la permanenza in A2 dei biancoverdi dipende solo ed esclusivamente da loro. La partenza della squadra di casa sembra l’ideale prosecuzione dello strepitoso match vinto la scorsa settimana nella vasca della Canottieri Napoli: in zona d’attacco la Payton è irresistibile nel suo cinismo e in men che non si dica si porta sul 3-0 con le reti di Provenzale, Santamato e Di Pasquale; la retroguardia, d’altra parte, è impenetrabile e laddove non arriva l’efficienza degli schemi difensivi di Mister Cufino ci pensa Lignano ad esaltarsi con parate da fuoriclasse. La reazione degli ospiti è affidata al loro uomo più rappresentativo, il croato Herceg che accorcia le distanze con un gran tiro dalla distanza (3-1). I siciliani prendono fiducia, avrebbero anche l’occasione di portarsi in scia agli avversari, ma Lignano sale in cattedra e neutralizza un penalty dello stesso Herceg, assegnato per fallo di Foglio su Scirè. I draghetti biancoverdi, rinfrancati, passano poi con Mannarini che sfrutta un’azione in superiorità numerica per realizzare il gol del 4-1 che chiude la prima frazione. Nel secondo quarto la sfida si accende. Gli etnei, mai domi, provano a rientrare nel match con Gentile (4-2). Poi la coppia arbitrale concede un nuovo rigore agli ospiti per fallo di Sassanelli. Stavolta dai cinque metri ci prova Scuderi, ma Lignano ipnotizza anche lui. La nuova parata dell’estremo difensore galvanizza l’intera squadra che ritrova la via della rete con Budjen per il 5-2 di metà gara. Il terzo parziale comincia come era finito il secondo, con la Payton in gol con Santamato (6-2). Sembra l’inizio di una goleada. E invece l’orgoglio catanese mette i brividi ai biancoverdi baresi: Carchiolo ed Herceg mostrano subito come la Muri Antichi non sia giunta in Puglia in gita (6-4). La rete con l’uomo in più di Provenzale (7-4) fa tirare un sospiro di sollievo a tutto lo Stadio del Nuoto di Bari, ma la sensazione di benessere è spenta dalla doppietta siglata nel giro di due minuti da Paolo Alessi (7-6). Il botta e risposta Valenti-Scirè nel finale di tempo lascia immutate le distanze (8-7). Il capolavoro della formazione di casa si materializza negli ultimi otto minuti. Ansie e paure che un tempo neanche troppo lontano avrebbero attanagliato Di Pasquale e soci sono ormai un lontano ricordo. Al loro posto la determinazione e la ritrovata convinzione di una squadra che ora sa quello che vuole. Sassanelli in superiorità numerica riporta Bari sul più due (9-7), poi Di Pasquale si inventa una giocata straordinaria, insaccando con una splendida giravolta la rete del 10-7. È l’allungo decisivo. I siciliani pur continuando a combattere, non riusciranno a trovare più il bandolo della matassa. Il gol di Scirè nel finale serve solo alle statistiche (10-8). A trionfare è la Payton, alla seconda affermazione consecutiva. “In tante occasioni non ho avuto peli sulla lingua nel criticare le prove non soddisfacenti dei miei ragazzi” – commenta a fine gara Bruno Cufino, tecnico dei baresi – “stavolta non posso che fare loro i complimenti per la splendida partita che hanno portato a termine al cospetto di una squadra che si è battuta gagliardamente e non ha mai mollato. Siamo stati premiati per gli immensi sacrifici fatti. Ora dobbiamo essere bravi a rimanere con i piedi per terra e nel contempo a mantenere la stessa mentalità vincente”.

   
 
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